La difesa della Robby: non è colpa mia se
1. per non ferire i sentimenti della mia compagna di stanza (che solo da ubriaca, dopo non avermi cagato per un mese, mi ha dichiarato tutto il suo amore) l'ho seguita in cucina e fatto qualche brindisi con lei
2.un secondo dopo aver bevuto rum ( o vodka) qualcuno ha fatto sparire il bicchierino con il succo di frutta e ho dovuto ripiegare sulla birra
3.l'unico modo per capire gli americani era avere tanto alcool in corpo(e di americani ce n'erano veramente tanti)
4. mi sono fatta trascinare dall'euforia generale in particolare di Pippo. Momento migliore della serata quando il nostro eroe si alza sulla sedia insegnando a tutti la frase "CHE CAZZO!" che adesso tutti conoscono e ripetono in collegio.Bravo tu!
In ogni caso nessuno (presenti e non) ricordano molto della serata...tutto il nostro ringraziamento va alle centinaia di foto fatte dalla ragazza americana (Coockie...si scriverà così??) che hanno svelato i restroscena di una delle serate più fuori di testa del loyola...
Nota di merito della Robby: visto che IO conosco e rispetto le tradizioni ho preferito (di mia spontanea volontà...o quasi...) risparmiarmi sabato sera per festeggiare in modo degno lunedi 17 marzo, giorno effettivo di St. Patrick.
E quale posto migliore per festeggiarlo se non l'Irish Pub: un luogo pieno di enormi uomini irlandesi in grado di bere una quantità spropositata di Guinness. Presenti ovviamente anche un po di italiani, spagnoli e il solito gruppetto di erasmus che approfitta di qualsiasi occasione per ubricarsi. Questa volta è Pippo che abbandona subito la serata (ma non diremo il perchè per tenere alta la suspence) e si perde la serata di "arrivederci" alla Robby che finisce come nelle serate migliori con una bella colazione al Panos!
...e adesso una breve pausa di riflessione in Italia...
R. (dall'Italia)
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